QUESTIONS YELLOW AND RED: seconda puntata
22-10-2014 18:58 - News
Biagio Botto
Questions yellow and red, domande giallo e rosse.
Seconda puntata della nuova rubrica settimanale, interamente dedicata al "mondo" A.C. Bra A.S.D., nata per conoscere il "dietro le quinte" delle nostre squadre.
Un viaggio che coinvolgerà e si avvicinerà agli Staff tecnici e ai calciatori dalla Juniores Nazionale in giù per, poi, concludersi con la Prima squadra.
Questa settimana tocca allo Staff tecnico degli Allievi Regionali 1998 e, nello specifico, microfoni e taccuini sono tutti per Biagio Botto, allenatore classe 1961.
1) Cosa significa allenare e perchè hai scelto una piazza come Bra, nella quale sei una colonna da molti anni?
"Allenare è una passionaccia che ti entra dentro e fino a quando hai qualcosa da trasmettere non riesci più a farne a meno. Quella di Bra non è stata una scelta ma una logica conseguenza, i colori giallorossi sono una seconda pelle. Ho giocato nel Settore Giovanile fino alla Prima squadra tra la Promozione e la Prima categoria poi, dopo essere stato alcuni anni all´estero per una scelta personale, mi sono riavvicinato al Bra dapprima come tifoso e poi come dirigente negli anni in cui erano finiti i fasti dell´Interregionale e si faceva fatica in Eccellenza. E´ stato Chino Rivetti a trascinarmi nell´avventura di allenare, ho iniziato dalla Scuola Calcio e poi ho fatto tutte le categorie, dai Pulcini fino alla Juniores".
2) Guidi gli Allievi Regionali 1998, che gruppo è e quali sono i vostri obiettivi?
"Il nostro è un gruppo che è giunto all´ultimo anno del Settore Giovanile poi sarà calcio adulto con la Juniores e speriamo per qualcuno la Prima squadra. E´ costituito da uno zoccolo duro di ragazzi cresciuto nel Bra dai Pulcini e da alcuni innesti che si sono aggiunti negli anni. Tutti ragazzi, comunque, del territorio. I nostri obiettivi agonistici sono quelli di raggiungere la fase regionale, mai raggiunta da questo gruppo, e dare del filo da torcere alle formazioni del torinese che in questo momento sono più accreditate di noi. L´obiettivo tecnico è quello di preparare più giocatori possibili per il futuro".
3) L´allenatore del 2014 come deve approcciarsi ai propri ragazzi e con che metodologie si lavora?
"Ritengo che nella nostra realtà, l´allenatore debba essere allo stesso tempo un educatore. Dico sempre ai ragazzi che che se non riusciremo nel formare dei campioni nel campo da gioco, abbiamo l´obbligo di formare dei campioni nella vita di tutti i giorni, bisogna approcciarsi ai ragazzi come un buon genitore stabilendo delle regole, pretendendone il rispetto, essere severi quando serve e gratificando i ragazzi quando se lo meritano e sopratutto essere onesto nei loro confronti. Per quanto riguarda le metodologie si cerca di migliorare costantemente, aggiornandoci con tutti i mezzi a nostra disposizione, parlo anche a nome dei miei collaboratori Maurizio Piumatti e Simone Favale, e con un´idea fissa: la palla al centro di tutto. Proprio nell´incontro con lo staff tecnico della Prima squadra avvenuto la scorsa settimana, ci siamo accorti che la nostra filosofia si sposa a meraviglia con quella di mister Massimo Gardano, con lavori che ricalcano le situazioni che poi si ritrovano nel corso della partita e che aiutano i ragazzi a trovare le soluzioni per risolverle nel migliore dei modi".
Cari amici giallorossi, appuntamento alla prossima settimana!
DL A.C. Bra
Seconda puntata della nuova rubrica settimanale, interamente dedicata al "mondo" A.C. Bra A.S.D., nata per conoscere il "dietro le quinte" delle nostre squadre.
Un viaggio che coinvolgerà e si avvicinerà agli Staff tecnici e ai calciatori dalla Juniores Nazionale in giù per, poi, concludersi con la Prima squadra.
Questa settimana tocca allo Staff tecnico degli Allievi Regionali 1998 e, nello specifico, microfoni e taccuini sono tutti per Biagio Botto, allenatore classe 1961.
1) Cosa significa allenare e perchè hai scelto una piazza come Bra, nella quale sei una colonna da molti anni?
"Allenare è una passionaccia che ti entra dentro e fino a quando hai qualcosa da trasmettere non riesci più a farne a meno. Quella di Bra non è stata una scelta ma una logica conseguenza, i colori giallorossi sono una seconda pelle. Ho giocato nel Settore Giovanile fino alla Prima squadra tra la Promozione e la Prima categoria poi, dopo essere stato alcuni anni all´estero per una scelta personale, mi sono riavvicinato al Bra dapprima come tifoso e poi come dirigente negli anni in cui erano finiti i fasti dell´Interregionale e si faceva fatica in Eccellenza. E´ stato Chino Rivetti a trascinarmi nell´avventura di allenare, ho iniziato dalla Scuola Calcio e poi ho fatto tutte le categorie, dai Pulcini fino alla Juniores".
2) Guidi gli Allievi Regionali 1998, che gruppo è e quali sono i vostri obiettivi?
"Il nostro è un gruppo che è giunto all´ultimo anno del Settore Giovanile poi sarà calcio adulto con la Juniores e speriamo per qualcuno la Prima squadra. E´ costituito da uno zoccolo duro di ragazzi cresciuto nel Bra dai Pulcini e da alcuni innesti che si sono aggiunti negli anni. Tutti ragazzi, comunque, del territorio. I nostri obiettivi agonistici sono quelli di raggiungere la fase regionale, mai raggiunta da questo gruppo, e dare del filo da torcere alle formazioni del torinese che in questo momento sono più accreditate di noi. L´obiettivo tecnico è quello di preparare più giocatori possibili per il futuro".
3) L´allenatore del 2014 come deve approcciarsi ai propri ragazzi e con che metodologie si lavora?
"Ritengo che nella nostra realtà, l´allenatore debba essere allo stesso tempo un educatore. Dico sempre ai ragazzi che che se non riusciremo nel formare dei campioni nel campo da gioco, abbiamo l´obbligo di formare dei campioni nella vita di tutti i giorni, bisogna approcciarsi ai ragazzi come un buon genitore stabilendo delle regole, pretendendone il rispetto, essere severi quando serve e gratificando i ragazzi quando se lo meritano e sopratutto essere onesto nei loro confronti. Per quanto riguarda le metodologie si cerca di migliorare costantemente, aggiornandoci con tutti i mezzi a nostra disposizione, parlo anche a nome dei miei collaboratori Maurizio Piumatti e Simone Favale, e con un´idea fissa: la palla al centro di tutto. Proprio nell´incontro con lo staff tecnico della Prima squadra avvenuto la scorsa settimana, ci siamo accorti che la nostra filosofia si sposa a meraviglia con quella di mister Massimo Gardano, con lavori che ricalcano le situazioni che poi si ritrovano nel corso della partita e che aiutano i ragazzi a trovare le soluzioni per risolverle nel migliore dei modi".
Cari amici giallorossi, appuntamento alla prossima settimana!
DL A.C. Bra